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Lettera Pastorale di S. E. Mons. Stefano Rega


 1a Domenica di Avvento - Anno A

Antifona d'Ingresso  Sal 24,1-3
A te, Signore, elèvo l'anima mia,
Dio mio, in te confido: che io non sia confuso.
Non trionfino su di me i miei nemici.
Chiunque spera in te non resti deluso.

Colletta

O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Per il nostro Signore...

Oppure:

O Dio, Padre misericordioso, che per riunire i popoli nel tuo regno hai inviato il tuo Figlio unigenito, maestro di verità e fonte di riconciliazione, risveglia in noi uno spirito vigilante, perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore fino a contemplarti nell'eterna gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura  Is 2,1-5
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.
  
Dal libro del profeta Isaia
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.

Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore. 

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 121
Andiamo con gioia incontro al Signore.
 

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.


Seconda Lettura  Rm 13, 11-14a
La nostra salvezza è vicina.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.

Canto al Vangelo  Sal 84,8
Alleluia, alleluia.

Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.

Vangelo   Mt 24, 37-44
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.
  
Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Sulle Offerte

Accogli, Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e f
a' che l'umile espressione della nostra fede sia per noi di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio dell'Avvento I
 
La duplice venuta del Cristo
 
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.

Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana 
egli portò a compimento la promessa antica, 
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria, 
e ci chiamerà a possedere il regno promesso 
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.

E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti, 
cantiamo con gioia l’inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo .... 

Oppure:

Prefazio dell’Avvento I/A
Cristo, Signore e giudice della storia

È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.

In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno.
Nell’attesa del suo ultimo avvento,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo unanimi l’inno della tua gloria

Santo, Santo, Santo ....

Antifona alla Comunione  Sal 84,13
Il Signore elargirà il suo bene
e la nostra terra produrrà il suo frutto.

oppure: 
Mt 24,42
«Vegliate, perché non sapete
in quale giorno verrà il Signore».

Dopo la Comunione
La partecipazione a questo sacramento, che a noi pellegrini sulla terra rivela il senso cristiano della vita, ci sostenga, Signore, nel nostro cammino e ci guidi ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

 

Riflessioni

Riprendiamo un cammino di gioia, un nuovo inizio, un nuovo avvento per andare incontro a Colui che sempre viene, il Veniente. Venite, saliamo... è tempo di svegliarsi dal sonno... la notte è avanzata, il giorno è vicino. Siamo invitati ad indossare le armi della luce e comportarci onestamente, come in pieno giorno, rivestiti di Cristo.
Ecco l'Avvento, ecco il tempo nuovo e propizio per ricominciare il cammino, accogliendo il dono di Dio offerto gratuitamente ad ogni uomo. Vegliate... il peccato può essere il non accorgersi di nulla. Teniamoci pronti, Egli viene ma solo per salvarci.Ecco perché ci viene richiesto di ravvivare la vigilanza attraverso lo stupore. Prendiamo come esempio i due uomini e le due donne del vangelo: "Uno verrà portato via e l'altro lasciato; una verrà portata via e l'altra lasciata" (v.40-41). L'uomo e la donna lasciati ai loro lavori non sono esclusi dal disegno dell'Alto; piuttosto, sono rimasti nello stupore, contemplano il desiderio di Dio su di loro. 
Anche noi siamo chiamati a capire, a vegliare continuamente, che lo stupore fortifica la nostra fede, non rende il nostro rapporto con Dio noioso, ma dinamico, operoso nella carità, coraggioso nell'affrontare ogni situazione con fiducia e serenità, sicuri che il Signore, il Salvatore del mondo, è vicino a noi sempre e in ogni caso.

Sottocategoria: Tempo di Avvento - Anno A - Visite: 2643

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