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Lettera Pastorale di S. E. Mons. Stefano Rega


 Santa Famiglia di Gesù Maria e Giuseppe - Anno A

Antifona d'Ingresso  Lc 2,16
I pastori si avviarono in fretta
e trovarono Maria e Giuseppe,
e il Bambino deposto nella mangiatoia.
 
Colletta

O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, f
a' che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
 

Oppure:

O Dio, nostro creatore e Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio, generato prima dell'aurora del mondo, divenisse membro dell'umana famiglia; ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita, perché i genitori si sentano partecipi della fecondità del tuo amore, e i figli crescano in sapienza, età e grazia, rendendo lode al tuo santo nome.

LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura
 Sir 3, 3-7.14-17a
Chi teme il Signore onora i genitori.
 
Dal libro di Siracide
Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli
e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà
e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita.
Chi onora sua madre è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi glorifica il padre vivrà a lungo,
chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
Sii indulgente, anche se perde il senno,
e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore.
L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata,
otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa.

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 127
Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita! 

Seconda Lettura  Col 3, 12-21
Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell'amore.
 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro.
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. 

Canto al Vangelo   Col 3,15.16
Alleluia, alleluia.

La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
Alleluia.

Vangelo  Mt 2, 13-15. 19-23
Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
 
Dal vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».

Sulle Offerte
Accogli, o Signore, questo sacrificio di salvezza, e per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe, f
a' che le nostre famiglie vivano nella tua amicizia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore.
 

Prefazio di Natale I
Cristo Luce

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Nel mistero dei Verbo incarnato 
è apparsa agli occhi della nostra mente 
la luce nuova del tuo fulgore, 
perché conoscendo Dio visibilmente, 
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle cose invisibili.

E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria:
 
Santo, Santo, Santo …

 
Oppure:


Prefazio di Natale II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

E’ veramente cosa buona e giusta, 
nostro dovere e fonte di salvezza, 
lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici, 
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.

Nel mistero adorabile del Natale, 
egli, Verbo invisibile, 
apparve visibilmente nella nostra carne, 
per assumere in sé tutto il creato 
e sollevarlo dalla sua caduta.

Generato prima dei secoli, 
cominciò ad esistere nel tempo, 
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre, 
e ricondurre a te l’umanità dispersa.

Per questo dono della tua benevolenza, 
uniti a tutti gli angeli, cantiamo esultanti la tua lode:

Santo, Santo, Santo …


Oppure:
 

Prefazio di Natale III 
Il misterioso scambio che ci ha redenti

E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.

In lui oggi risplende in piena luce 
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo, 
l’uomo mortale è innalzato a dignità perenne 
e noi, uniti a te in comunione mirabile, 
condividiamo la tua vita immortale.

Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli angeli, 
proclamiamo esultanti la tua lode:

Santo, Santo, Santo …
 

 

Antifona alla Comunione
  Bar 3,38
Il nostro Dio è apparso sulla terra,
e ha dimorato in mezzo a noi.


Oppure: 
Cf Mt 2,22-23
Giuseppe ritornò in Galilea e andò ad abitare a Nazaret, 
perché si adempisse la profezia: sarà chiamato Nazareno.

Dopo la Comunione
Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa, donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia, perché dopo le prove di questa vita siamo associati alla sua gloria in cielo. Per Cristo nostro Signore.

Riflessione

La famiglia di Nazareth, composta da Gesù, Giuseppe e Maria, può giustamente ritenersi il luogo ideale, unico ed irripetibile in cui nasce, cresce e si potenzia l'amore, perché in questo nucleo familiare l'amore è la base stessa dei rapporti interpersonali tra i tre soggetti eccezionali. Gesù, il Figlio di Dio; Maria, la Vergine Immacolata e purissima, Madre di Cristo Salvatore; Giuseppe il padre giuridico e putativo del Figlio di Dio, l'Emmanuele, il Bambino Gesù che vive e cresce in questo luogo di santità familiare, che non ha confronti nella storia dell'umanità. La famiglia di Nazareth è il modello per ogni famiglia di questa terra, dove non sempre la famiglia naturale o acquista o di altro genere presenta il volto dell'amore e della reciproca accoglienza. Vogliamo affidare alla Madonna e a san Giuseppe la nostra famiglia e tutte le famiglie, affinché non si scoraggino di fronte alle prove e alle difficoltà, ma coltivino sempre l'amore coniugale e si dedichino con fiducia al servizio della vita e dell'educazione.

 

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