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Lettera Pastorale di S. E. Mons. Stefano Rega


 2a Domenica di Pasqua - Anno A

Antifona d'Ingresso  1 Pt 2,2
Come bambini appena nati,
bramate il puro latte spirituale,
che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia.


Oppure:
  4 Esd 2,36-37
Entrate nella gioia e nella gloria,
e rendete grazie a Dio, che vi ha chiamato
al regno dei cieli.  Alleluia.


Colletta

Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore...

Oppure:
Signore Dio nostro, che nella tua grande misericordia ci hai rigenerati a una speranza viva mediante la risurrezione del tuo Figlio, accresci in noi, sulla testimonianza degli Apostoli, la fede pasquale, perché aderendo a lui pur senza averlo visto riceviamo il frutto della vita nuova. Per il nostro Signore...

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura 
At 2,42-47
[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.

Dagli Atti degli Apostoli
Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.

Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. 
    

Salmo Responsoriale 
Dal Salmo 117
Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Oppure:  Alleluia, alleluia, alleluia.

Celebrate il Signore, perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia. 
Dica Israele che egli è buono:
eterna è la sua misericordia. 
 
Dica Israele:

«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!  

Seconda Lettura  
1 Pt 1, 3-9
Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti.
 
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.

Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
 
SEQUENZA   
(Facoltativa)
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.

Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.

 
Canto al Vangelo
  Gv 20,29
Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;

beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.
  

Vangelo  Gv 20, 19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.
 
Dal vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.  

Sulle Offerte

Accogli con bontà, Signore, l'offerta del tuo popolo [e dei nuovi battezzati]: tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo, guidaci alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.
 
Súscipe, quæsumus, Dómine, plebis tuæ (et tuórum renatórum) oblatiónes, ut, confessióne tui nóminis et baptísmate renováti, sempitérnam beatitúdinem consequántur. Per Christum
 
Prefazio Pasquale I

Cristo agnello pasquale

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.

E' lui il vero Agnello che ha tolto i peccati dal mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.

Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo ...


Antifona alla Comunione  
Cf Gv 20,27
«Accosta la tua mano, tocca le cicatrici dei chiodi
e non essere incredulo, ma credente». Alleluia.

 
Dopo la Comunione

Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale che abbiamo ricevuto continui a operare nelle nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Riflessione

La domenica in Albis è la domenica di San Tommaso, l'apostolo scettico e dubbioso sull'effettiva risurrezione di Gesù. E' anche la domenica della divina misericordia, perché dal Cristo Risorto, vincitore della morte e del peccato arriva la tenerezza di Dio Padre, che si commuove e perdona l'umanità, redenta dal sangue prezioso di Gesù. E', quest'anno 2014, la domenica dei due Papi Santi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, che in questa giornata, con la pronuncia solenne di Papa Francesco, verranno annoverati tra i santi della Chiesa cattolica. Una domenica speciale, da vari punti di vista, che tutti riconducono al mistero centrale della nostra fede: Cristo ci ha salvati e redenti con la sua passione, morte e risurrezione. E' questo il messaggio che la chiesa è chiamata ad annunciare, senza paura e indecisioni, anche agli uomini del terzo millennio dell'era cristiana, dopo averlo fatto per 2000 anni. Annunciare la misericordia di Dio, mediante una fede robusta e coraggiosa e attraverso una testimonianza di vita che ci indica la strada più giusta in quel brano del vangelo di Giovanni, che oggi ascoltiamo, dopo tantissime volte, con la stessa carica emotiva e con altrettanto impegno concreto che da esso ne deriva. I due Santi che oggi la Chiesa porta agli onori degli altari, e che molti di noi hanno conosciuto personalmente, ci siamo di esempio di come coniugare la fede, la speranza, la carità, il coraggio, la gioia, la sofferenza e tutto quello che Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II ci hanno insegnato nel corso della loro vita e con la loro testimonianza di vita.

"Perciò - ci ricorda San Pietro- siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po' di tempo, afflitti da varie prove". La fede è passare attraverso le piaghe gloriose di Cristo e toccare con mano le piaghe dolorosissime di questa afflitta e stanca umanità.

Sottocategoria: Tempo di Pasqua - Anno A - Visite: 618

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