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Lettera Pastorale di S. E. Mons. Stefano Rega


 14a Domenica del Tempo Ordinario - Anno B

Antifona d'ingresso
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra. (Sal 48,10-11)

Colletta
O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
donaci una rinnovata gioia pasquale,
perché, liberi dall’oppressione della colpa,
partecipiamo alla felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Padre, togli il velo dai nostri occhi
e donaci la luce dello Spirito,
perché sappiamo riconoscere la tua gloria
nell’umiliazione del tuo Figlio
e nella nostra infermità umana
sperimentiamo la potenza della sua risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ez 2,2-5)
Sono una genìa di ribelli, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro.

Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
Mi disse: «Figlio dell’uomo, io ti mando ai figli d’Israele, a una razza di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri si sono sollevati contro di me fino ad oggi. Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: “Dice il Signore Dio”. Ascoltino o non ascoltino – dal momento che sono una genìa di ribelli –, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 122)
Rit: I nostri occhi sono rivolti al Signore.

A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni.

Come gli occhi di una schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
siamo già troppo sazi di disprezzo,
troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.

SECONDA LETTURA (2Cor 12,7-10)
Mi vanterò delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia.
A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

VANGELO (Mc 6,1-6)
Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, Gesù ha conosciuto l'incomprensione e l'ostilità degli uomini. Ora ci chiede di riconoscerlo come nostro Salvatore. Esprimiamo questa fede abbandonandoci in fiduciosa preghiera, nella disponibilità a portare nel mondo la sua Parola.
Preghiamo insieme e diciamo: Noi ci affidiamo a te, o Signore.

1. Guarda, Signore, la tua Chiesa sparsa in tutto il mondo, che continua ad annunciare il Vangelo. Nella difficoltà e nelle debolezze, sappia trovare in te la sua forza, preghiamo.
2. Guarda, Signore, i tuoi ministri e missionari, che hanno il compito di guidare le comunità cristiane. Siano modelli per il loro gregge e trovino in te gioia e fiducia, preghiamo.
3. Guarda, Signore, l'umanità incerta e smarrita, a volte in cammino senza una meta. Donale sempre profeti di speranza, capaci di una parola incisiva e dotati di un'autentica umanità, preghiamo.
4. Guarda, Signore, tutti gli uomini di buona volontà, che si affannano nelle incertezze della vita. Non lasciarli mai soli e rafforzali nei loro intenti, preghiamo.
5. Guarda, Signore, la nostra comunità in preghiera, che rischia di abituarsi al Signore Gesù al punto di non riconoscerlo più nella vita quotidiana. Donaci il coraggio di una sana autocritica e un cuore coraggioso e generoso, preghiamo.

Padre Santo, che hai donato al mondo il tuo Figlio Gesù, che ha subito il rifiuto e l'umiliazione, aiutaci a camminare come suoi discepoli, anche nel momento dell'incomprensione e della fatica della testimonianza. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Ci purifichi, Signore,
quest’offerta che consacriamo al tuo nome,
e ci conduca di giorno in giorno
a esprimere in noi la vita nuova del Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Antifona di comunione
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. (Sal 34,9)

Oppure:
Gesù insegnava nella sinagoga
e molti rimanevano stupiti della sua sapienza. (cf. Mc 6,2)

Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente ed eterno,
che ci hai nutriti con i doni della tua carità senza limiti,
fa’ che godiamo i benefici della salvezza
e viviamo sempre in rendimento di grazie.
Per Cristo nostro Signore.

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