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Lettera Pastorale di S. E. Mons. Stefano Rega


 22a Domenica del Tempo Ordinario - Anno C

Antifona d'Ingresso  Sal 85,3.5
Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca.

 
Colletta

O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l'amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio...


Oppure:
O Dio, che chiami i poveri e i peccatori alla festosa assemblea della nuova alleanza, fa' che la tua Chiesa onori la presenza del Signore negli umili e nei sofferenti, e tutti ci riconosciamo fratelli intorno alla tua mensa. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

LITURGIA DELLA PAROLA


Prima Lettura  3,17-20.28-29, neo-volg. Sir 3, 19-21.30-31
Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.

Dal libro del Siràcide
Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato più di un uomo generoso.
Quanto più sei grande, tanto più fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
Perché grande è la potenza del Signore,
e dagli umili egli è glorificato.
Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,
perché in lui è radicata la pianta del male.
Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio. 

Salmo Responsoriale
  Dal Salmo 67
Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio. 

Seconda Lettura
  Eb 12, 18-19.22-24
Vi siete accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente. 

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.

Canto al Vangelo
  Mt 11,29
Alleluia, alleluia.

Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.

Vangelo  Lc 14, 1. 7-14
Chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

Dal vangelo secondo Luca
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». 

Sulle Offerte
Santifica, Signore, l'offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

 
Antifona alla Comunione  Sal 30,20
Quant'è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per quelli che ti temono.

Oppure:  Mt 5,9-10
Beati gli operatori di pace:
saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia:
di essi è il regno dei cieli.

Oppure:  Lc 14,11
«Chiunque si esalta sarà umiliato
e chi si umilia sarà esaltato».

Dopo la Comunione
O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa' che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

 

Riflessione

Gesù riesce sempre ad entrare nei nostri atteggiamenti quotidiani.. Il brano evangelico tratto dall'evangelista di San Luca mette in rilievo un nostro modo di agire. In quante occasioni vogliamo primeggiare, vogliamo porci in primo piano! Non soltanto nei momenti importanti della vita e nelle decisioni fondamentali, ma anche in tanti piccoli episodi quotidiani vogliamo dimostrare una nostra superiorità. Sembra quasi un modo di comportarsi naturale, per quanto è diffuso; eppure Gesù da questo piccolo particolare della nostra vita dà lo spunto per un bellissimo insegnamento che dovremmo fare nostro per valutare tutta la nostra vita. Gesù ci vuole vedere agli ultimi posti della nostra vita quotidiana per portarci ai   primi posti del banchetto celeste. Scriveva il caro don Tonino Bello: 
"Dobbiamo essere una Chiesa accogliente. Una Chiesa che non discrimina. Una Chiesa che ha il cuore tenero, di carne e non di pietra. Una Chiesa non arcigna. Una Chiesa che non delude. 
Qualche volta noi siamo portati a dire: 'Quello li non va mai in chiesa'. 'Quello non merita. 'Chi lo conosce?'. No, non dovete agire così. A ogni minimo cenno di apertura, di attenzione, dovete essere così liberali- introdurre subito nella vostra comunità tutti coloro che vi passano accanto. Non giudicate mai nessuno: come comunità non fate mai discriminazioni. 
Non compilate gli elenchi dei buoni e dei cattivi. Il vostro cuore si allarghi sempre di più. E non chiudete mai l'uscio alle- spalle- di chi se ne va. Il Signore vi dia la gioia di essere- una comunità libera che sa farsi carico dei grandi problemi dell'umanità".

 

 

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